Tfr non pagato cosa fare
Molti lavoratori ci chiedono quale sia il costo di un avvocato per il recupero del TFR.
Infatti, giustamente, il lavoratore vorrebbe provvedere al recupero del TFR non pagato, contendo il più possibile i costi legali che spesso possono essere molto alti.
Tuttavia, la mancanza di indicazioni chiare sui costi dell’assistenza legale può indurre nel lavoratore un senso di diffidenza e disorientamento.
Abbiamo già trattato l’argomento da una prospettiva più generale nell’articolo: “Avvocato del lavoro gratis: un mito da sfatare?”; in questo caso – tuttavia – ci soffermeremo solo sulla questione della parcella dell’avvocato per recupero tfr.
TFR non pagato: a chi rivolgersi? Avvocati o sindacati?
La prima questione che il lavoratore deve risolvere nel caso di TFRnon pagato è a chi rivolgersi?
In genere, il primo spartiacque è quello tra avvocati e sindacati, con cui il lavoratore ha già avuto contatto nel corso del rapporto di lavoro.
A tale proposito, è opportuno chiarire che il recupero del TFR tramite i sindacati potrebbe non essere la scelta migliore perché il sindacato non ha il potere di agire in giudizio.
Questo vuol dire che il tentativo di recupero esperito dal sindacato può essere solo quello bonario stragiudiziale che, la maggior parte delle volte, non sortisce alcune effetto.
In altri termini, il sindacato non può esperire l’azione giudiziale dinanzi al giudice del lavoro in rappresentanza del lavoratore perché questo potere è riservato agli avvocati.
Quindi, se il lavoratore ha intenzione di richiedere il pagamento del TFR al giudice del lavoro dovrà necessariamente rivolgersi ad un avvocato.
Costo avvocato recupero TFR
Assodato, quindi, il principio per cui l’azione giudiziale di recupero del TFR è di esclusiva pertinenza degli avvocati, resta da chiarire quale possa essere il costo di questo procedimento.
A questo proposito, bisogna distinguere tra la parcella dell’avvocato e i costi relativi al procedimento (quali tasse di iscrizione al ruolo, contributo unificato, imposta di registro ecc.)
Per quanto concerne le tasse, queste dipendono in gran parte dall’entità del TFR da recuperare e dovranno essere rimborsate dal datore di lavoro soccombente al lavoratore al momento della conclusione del giudizio.
Occorre precisare che, se è possibile agire tramite decreto ingiuntivo, il contributo unificato è dimezzato.
Tali costi sono indicati dalla legge e possono essere facilmente individuati prima di agire in giudizio.
Per quanto riguarda la parcella dell’avvocato, invece, esiste una certa discrezionalità.
Andiamo a vedere perché.
Secondo l’art. 91 c.p.c. il giudice condanna la parte che ha perso il giudizio al pagamento delle spesse legali e ne determina l’ammontare in sentenza.
Per determinare l’ammontare di spese legali da liquidare i giudici utilizzano i parametri ministeriali del DM 55/2014.
L’ammontare delle spese legali è comunque commisurato all’entità del TFR da recuperare.
Tuttavia, la sentenza viene emessa dal giudice solo alla fine del giudizio.
Pertanto, la regola vorrebbe che il cliente (il lavoratore) paga l’avvocato al momento del conferimento dell’incarico per poi rifarsi rimborsare dalla controparte quando il giudizio è concluso.
Ma spesso accade che il lavoratore non possa fare fronte ad un simile esborso ed attendere la conclusione del giudizio.
Quindi, alcuni avvocati – venendo incontro alle esigenze del lavoratore – decidono di farsi pagare solo un piccolo anticipo per poi recuperare dal datore di lavoro, oltre al TFR, anche le spese legali di propria competenza. In questo caso, l’avvocato si assume il rischio dell’esito del giudizio.
Costo avvocato recupero TFR con Protezione Lavoro
Gli avvocati che lavorano in collaborazione con Protezione Lavoro non chiedono neppure un anticipo, ma avviano l’azione legale senza nessun costo per il lavoratore.
Quindi, solo in caso di vittoria, l’avvocato richiederà il pagamento della propria parcella al datore di lavoro soccombente.
Così il lavoratore potrà ottenere una assistenza legale qualificata senza sostenere direttamente alcuna spesa.
Inoltre, Protezione Lavoro mette a disposizione dei lavoratori una consulenza legale gratuita. Così il lavoratore – prima di agire – potrà parlare con un avvocato e ottenere tutte le informazioni necessarie e valutare se esperire l’azione giudiziale.
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